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Arriva l’afa, la grande nemica del sonno

Autore: Prof. Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
14/07/2009 (letto 4317 volte)

 

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In estate la maggior parte delle persone riposa male perché diminuisce sia la qualità che la quantità del sonno. Le numerose belle giornate di questa stagione, caratterizzate da un maggiore numero di ore con luce e temperature gradevoli anche nelle ore notturne, invitano i più a restare fuori di casa fino a notte tarda, riducendo così non solo le ore di sonno ma aumentando anche la probabilità di stentare ad addormentarsi perché ormai “è passata l’ora del sonno”. Ma la causa del “dormire male” è in parte legata anche alla presenza del caldo afoso, una condizione molto frequente nella stagione estiva, soprattutto nelle grandi città, che non fa altro che aumentare la sensazione di caldo stesso. Per di più quando si va a dormire, l’afa diviene più opprimente perché la metà del corpo che poggia sul materasso non ha la possibilità di traspirare e quindi di raffreddarsi mediante l’evaporazione del sudore. In tali condizioni di disagio, trascorse 1-2 ore in cui non si riesce a prendere sonno, subentra spesso anche l’agitazione che però non fa altro che peggiorare la situazione perché il cuore tende ad accelerare le pulsazioni e ad aumentare così l’irrorazione sanguigna periferica, con conseguente aumento della sudorazione e quindi del fastidio dell’afa. Consigli? Prima di coricarsi raffreddare il corpo massaggiando, con una mano appena bagnata, il viso, il collo, gli arti e il petto e poi asciugare delicatamente in modo da lasciare sulla pelle un invisibile velo di acqua.

 

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