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Impara dalle foglie e otterrai un’energia pulita

Autore: Prof. Adriano Mazzarella -
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università Federico II di Napoli
20/09/2009 (letto 5174 volte)

 

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Le piante utilizzano la luce del sole per trasformare in zuccheri (glucosio) e in ossigeno l’acqua assorbita dalle radici e l’anidride carbonica presente nell’aria. Tale complicato processo, chiamato fotosintesi clorofilliana, è responsabile della formazione del pigmento verde (clorofilla) che ricopre tutti vegetali, dalle minuscole alghe alle piante delle praterie. Con il progetto “Foglia artificiale” (stanziati un mi1ione di sterline) i ricercatori dell’Imperial College di Londra, guidati dal biologo James Barber, hanno progettato di imitare il processo di fotosintesi delle foglie per ottenere energia pulita. L’idea è questa: il glucosio ottenuto dalla fotosintesi sarà trasformato o in idrogeno per produrre energia elettrica o in etanolo, noto biocarburante, se combinato con l’anidride carbonica. Il meccanismo della fotosintesi in laboratorio è già oggi impresa fattibile, ma non economica, dal momento che assorbe più energia di quanto ne produce. Ciò che manca ancora al successo del progetto è la conoscenza di alcune reazioni chimiche che avvengono all’interno della foglie e che impediscono alla clorofilla di degradarsi. Barber ed i suoi colleghi sono fiduciosi e promettono di arrivare al più presto alla soluzione del problema e ottenere un rendimento superiore del 15-20% rispetto a quello ricavato dai normali pannelli solari. Basterebbe, così, riempire di foglie artificiali i deserti per soddisfare la necessità energetica che il mondo raggiungerà nel 2030!

 

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