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Il clima del mese di novembre 2022 a Napoli centro
Autore: Prof. Adriano Mazzarella - Federico II Napoli
03/12/2022 (letto 923 volte)
Consueto riepilogo dei dati mensili dello storico osservatorio meteorologico del centro della città di Napoli
La temperatura dell’aria nelle prime due decadi di novembre 2022 é stata
di 2-3 gradi al di sopra della media mensile e, nell’ultima decade, in linea
o al di sotto di 1-2°C. A livello mensile, le medie delle temperature
minima e massima hanno raggiunto, rispettivamente, 13.4°C, due gradi in
più della media, e 19.0°C, un grado e mezzo in più. La temperatura del
mare è passata da 23°C degli inizi di novembre a 19°C a fine mese.
Raffiche di vento di 90 km/h hanno messo a dura prova la stabilità degli
alberi e la navigazione nel golfo nei giorni 22 e 26. In particolare il vento
di libeccio del giorno 22 ha generato onde alte circa 4 metri che hanno
investito violentemente il lungomare di Napoli e i litorali domizio e
cilentano. La quantità di pioggia caduta a Napoli centro è stata pari a 277
mm, due volte quella che cade normalmente a novembre, distribuita in 12
giorni e concentrata nei giorni 4 con 81 mm e 26 con 74 mm. Questo
perché la presenza costante dell’anticiclone delle Azzorre a sud-ovest del
golfo di Biscaglia e dell’anticiclone Russo-Siberiano sull’Europa
orientale ha bloccato la circolazione normale da ovest verso est e creato
un corridoio preferenziale lungo il quale masse d’aria atlantica, fresca ed
instabile hanno raggiunto a ripetizione la nostra penisola con forti piogge.
L’orografia del territorio e il surplus di caldo del mare hanno, poi, agito
congiuntamente per conferire alle precipitazioni di novembre ulteriore
energia e mettere così a nudo la fragilità di alcune aree quale l’isola
d’Ischia. A partire dal primo mattino del giorno 26, infatti, una
perturbazione molto intensa e duratura ha scaricato più di 130 mm di
pioggia sul monte Epomeo innescando una frana colossale che ha
distrutto e portato a mare manufatti, alberi e auto, con 8 vittime e 4
dispersi. Ischia è un’isola vulcanica e perciò ricoperta da una coltre
piroclastica prodotta dalle eruzioni che si sono susseguite nell’arco della
sua storia. Eventi franosi distruttivi hanno devastato più volte l’isola per
improvvisi slittamenti della coltre piroclastica causati da terremoti,
eruzioni e piogge. E’ molto probabile che la notevole quantità di pioggia
caduta nel giorno 26 sulla sommità del monte Epomeo abbia innescata la
movimentazione della coltre piroclastica già sufficientemente saturata dai
100 mm di pioggia caduta dall’inizio di novembre.
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