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Il consumo di suolo e le conseguenze del maltempo
Autore: Redazione Campanialive.it
19/10/2024 (letto 201 volte)
Con alcuni semplici calcoli possiamo renderci conto facilmente di quanto stia diventando giorno dopo giorno sempre più difficile smaltire le acque meteoriche.
Il temporale autorigenerante del 18 ottobre 2024 sull'isola di Capri e versante settentrionale della penisola sorrentina ha causato una serie di disagi enormi e fortunatamente nessun morto. I motivi per i quali queste forti precipitazioni che nella stagione autunnali provocano tanti disagi e danni sono da ricercare anche sul territorio completamente modificato dalle attività umane degli ultimi 7 decenni.
Più volte nel corso di questi anni ci siamo soffermati a sottolineare quando sia grave il dissesto idrogeologico del nostro territorio nazionale. Purtroppo poco o nulla si sta facendo per contrastare questo atavico problema con il quale ci si scontra poi ogni qualvolta il tempo meteorologico decide di mettere in mostra le sue potenzialità.
Da anni denuinciamo l'abuso del suolo e il consumo di quest'ultimo senza freni dal dopoguerra ad oggi e ancor più grave è osservare come ancora oggi nel 2024 si continui a consumare suolo per destinarlo ad usi diversi da quello agricolo o naturale. Ettari ed ettari di territorio libero e naturale impermeabilizzato con strutture artificiali. Milioni di metri cubi di acqua piovana che non sanno più dove andare ad infiltrarsi vista la sempre minore disponibilità di terra libera nella quale sprofondare, rendendo lo smaltimento delle acque piovane una cosa sempre più complicata. Ed ecco che, come accade sempre più spesso, incanalando i flussi d'acqua su superfici impermeabili essi diventano potenti torrenti in piena. Strade che diventano fiumi impetuosi, frane, allagamenti, pericoli anche mortali per chi per sua sventura si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Il vero male ambientale del nostro secolo è il consumo del suolo che non solo reso impeprmeabile aumenta giorno dopo giorno i quantitativi di acqua meteorica da smaltire quando piove ma che oltremodo aumenta giorno dopo giorno il potere radiante del terreno che scalda sempre di più l'aria che ci circonda fornendo cosi sempre più energia anche ai sistemi temporaleschi che si formano sul territorio.
Come un enorme mosaico , tassello dopo tassello, spariscono gli spazi naturali e compaiono strutture artificiali impermeabili alla pioggia.
Si sovraccaricano cosi sempre di più le già precarie reti fognarie e i disagi sono sotto gli occhi di tutti.
E' inevitabile e sarà sempre peggio negli anni futuri , che i disastri dei quali sono pieni le cronache di queste giornate autunnali, aumenteranno sempre di più. E mentre il mantra ufficiale è quello di dare la colpa solo al cambiamento climatico, il consumo di suolo che è la vera causa di questi disastri, continua nel silenzio delle istituzioni che anzichè mettere un freno a tutto ciò, continuano a lucrare denaro sull'edilizia, sulle infrastrutture e su tutto quanto di naturale non ha nulla.
Nessuna regione d'Italia è esente da questo disastro ambientale che giorno dopo giorno si consuma sotto i nostri occhi.
da nord a sud il consumo di suolo aumenta anno dopo anno.. nel 2021 , fonte ISTAT ( https://www.istat.it/storage/rapporti-tematici/sdgs/2022/goal15.pdf ) , le superfici rese impermeabili dalle coperture artificiali registrano un incremento medio di 17,4 ettari al giorno, contro i 15,9 dell'anno precedente, raggiungendo il 7,2% del territorio nazionale.
Giusto per fare due semplici calcoli, 1 ettaro equivale a 10.000 metri quadri.
Se su un solo ettaro cadono 10 mm di pioggia tradotto in litri sono 100mila litri di acqua che cadono su un singolo ettaro di suolo. 100 metri cubi di acqua da smaltire. Appare evidente davanti a questi numeri come sia praticamente impossibile per una superficie antropizzata smaltire solo 10 mm di pioggia.. figuriamoci 50, 100, 200... Di coseguenza tutta l 'acqua che cade sul suolo impermeabile dovrà trovare una vis di fuga altrove andado a saturare aree di terra sempre più ridotte d'estensione dal consumo di suolo stesso. Ebbene dando credito alle informazioni sul consumo di suolo dell'ISTAT di cui sopra, solo nel 2021 un milione e 700.000 litri di acqua al giorno in più da smaltire pari a 620 milioni di litri di acque piovane all'anno da smaltire quando cadono solo 10 mm di pioggia. Se rapportiamo questi numeri per soli 10 mm di pioggia ai 1000-2000 mm che cadono in molte zone d'Italia, i numeri sono enormi. E questo lo vediamo quando osserviamo le immagini delle città completamente allagate da acqua piovana. E pensare che qualcuno si chiede anche da dove possa arrivare mai.. Si facesse due semplici calcoli matematici che ci arriva anche'esso alla conclusione, ma sopratutto facciamoci un esame di coscenza ogni qualvolta vediamo all'opera ruspe che spianano terreni per edificarci su qualcosa... Laddove possibile, opponiamoci a tali opere.
Il temporale del 18 ottobre ha scaricato sull'isola di Capri tra i 120 e i 160 mm di pioggia. Fatevi due conti.
M.T.
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