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Estate 2012 presso l'osservatorio meteorologico di Montevergine

Autore: Vincenzo Capozzi
17/09/2012 (letto 3157 volte)

Analisi meteo del clima estivo rilevato presso l'osservatorio meteorologico di Montevergine

 

L'estate meteorologica del 2012 sarà certamente ricordata come una delle più calde della storia ultracentenaria dell'Osservatorio Meteorologico di Montevergine. La temperatura media registrata nel periodo Giugno-Luglio-Agosto, infatti, pari a +20.0°C, è seconda solo  a quella del 2003 (+20.3°C) ed è il frutto di una anomalia positiva perdurata per tutto il trimestre estivo. Lo scostamento rispetto alla media di lungo periodo (1884-2012) è stato di +3.7°C, quello rispetto alla media 1971-2000 pari a +3.6°C.





Al fine di ricercare le cause delle frequenti ondate di calore verificatesi nell'estate appena trascorsa, è necessario rivolgere l'attenzione alla variabilità climatica di grande scala. Una larga fetta della variabilità termica del Mediterraneo centrale può essere catturata attraverso un indice di circolazione atmosferica denominato Eastern Mediterranean Pattern (EMP). Tale indice può essere definito come la differenza tra l'altezza del geopotenziale alla quota di 500 hPa rilevata nell'Altantico nord-orientale (52.5°N, 25°W) e l'altezza del geopotenziale alla quota di 500 hPa osservata nel Mediterraneo orientale (32.5°N, 22.5°E). Durante l'estate appena trascorsa è prevalsa la fase negativa dell'EMP: quest'ultima è sinonimo della presenza di un'intensa area di bassa pressione sull'Altantico nord-orientale, la quale, durante la stagione estiva, rappresenta un importante incentivo per la formazione di aree di alta pressione aventi matrice nord-africana sul bacino del Mediterraneo. Il valore medio assunto dall'EMP nell'estate 2012 è stato di -1.54 (valore normalizzato rispetto al periodo 1884-2012), il secondo più basso di sempre dal 1884.





Le connessioni sussistenti fra il regime termico di Montevergine e l'EMP, con riferimento alla variabilità estiva, possono essere efficacemente illustrate attraverso la Wavelet Coherence. Tale strumento analitico, infatti, evidenzia numerose aree dello spettro in cui i due segnali presentano energia comune, sia alle basse frequenze sia alle alte frequenze. L'orientazione delle frecce, rivolte mediamente verso sinistra, denota il rapporto di anti-correlazione fra i due segnali: nel periodo 1884-2012 il coefficiente di correlazione fra gli stessi è pari a -0.4.





Per quanto concerne l'aspetto pluviometrico, l'estate appena trascorsa ha fatto registrare un accumulo complessivo di 96.7 mm. Il valore registrato è stato inferiore sia alla media di lungo periodo (1884-2012), pari a 202.7 mm, sia a quella del periodo 1971-2000, pari a 178.3 mm. La distribuzione delle precipitazioni è stata fortemente disomogenea, dal momento che le stesse si sono concentrate per lo più nel mese di Luglio (84.6 mm). Le cause dell'anomalia negativa sono da ricercarsi nella scarsa attività convettiva: quest'ultima, infatti, è stata fortemente inibita dalle strutture di alta pressione di matrice nord-africana che hanno contraddistinto lo scenario meteorologico dell'area Mediterranea nell'ultimo trimestre.




 

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