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ROLF la depressione si trasforma in un TLC

Autore: Redazione Campanialive.it
08/11/2011 (letto 5856 volte)

Un TLC è un ciclone mediterraneo che si forma quando una depressione assume le caratteristiche di un mini uragano.

 

In questi giorni le prime pagine delle cronache sono tutte per il forte maltempo che interessa la Liguria e altre regioni d'Italia. Anche la Campania ha subito il giorno 6 gravi disagi e danni per dei violenti nubifragi che hanno interessato la regione con valori cumulati anche superiori ai 140 mm. Ma dove ricercare la causa meteorologica di tutto questo? A prescindere dai gravi danni subiti dalle strutture umane e dagli uomini stessi causate si dall'eccezionale quantità di acqua caduta, ma sopratutto risultato dell'incuria e della cementificazione selvaggia che l'uomo stesso ha operato sul territorio, andiamo ad analizzare il motivo della persistenza di queste intense precipitazioni.


Come si può osservare nella prima figura sulle Baleari si è formato un TLC ( Tropical Like Cyclone) un ciclone mediterraneo. Queste figure meteorologiche sono solite formarsi sul mare nostrum nei periodi di transizione tra la stagione calda estiva e quella più fredda invernale quando il mare è ancora molto caldo e l'atmosfera invece inizia a ricevere i primi contributi di aria fredda provenienti dal continente polare che inizia a raffreddarsi. Celenia, Cornelia, Zeo Medicane sono solo alcuni dei TLC che nel corso degli ultimi anni hanno interessato l'area Mediterranea. Sono maggiormente frequanti sul Mediterraneo centrale e orientale mentre più raramente interessano l'area occidentale. Proprio in questi giorni la depressione ROLF, generatasi sulle Baleari a causa di un flusso di aria fredda polare proveniente dalla valle del Rodano, viene ri-classificata da normale depressione in TLC.


In effetti le analisi dei modelli dei centri meteo e le immagini satellitari evidenziano chiaramente come questa depressione che da giorni insiste sull'area delle isole Baleari, si sia approfondita e invorticata a tal punto da diventare un vero e proprio ciclone mediterraneo. La spirale è ben visibile nelle immagini del satellite e le isobare e le isoipse delle analisi mostrano chiaramente la struttura vorticosa del ciclone il cui cuore caldo , tipico dei cicloni oceanici, si nota chiaramente nell'immagine delle temperature ad 850hpa.


L'azione di blocco dell'alta pressione presente sul comparto euro asiatico con un anticiclone di ben 1040 Hpa sulla Russia e di 1031 sulla Norvegia, impedisce ai fronti in transito sull'Italia e alla depressione ROLF di spostarsi rapidamente verso levante e di conseguenza i fenomeni quasi stazionano sugli stessi luoghi specie in prossimità del centro del ciclone. E' il caso dellla Liguria che essendo la regione più vicina insieme alla Sardegna alle isole spagnole, subisce il flusso di correnti meridionali diretto sulle proprie coste. Lo scarso spostamento verso levante e il perdurare delle correnti meridionali associate ad una enfatizzazione del tutto a causa dell'effetto stau dell'appennino, hanno provocato e provocheranno ancora per qualche ora forti e persistenti fenomeni sempre sugli stessi luoghi.


Ecco perchè il giorno 6 su Genova sono caduti mediamente 300-450 mm di pioggia che hanno ingrossato i numerosi torrenti e fiumi che dall'appennino scivolano verso valle transitando anche per il capoluogo ligure. Per lo stesso motivo sebbene in maniera più attenuata, il problema si è verificato sulla Campania nella mattina dello stesso giorno quando violenti nubifragi quasi stazionari hanno flagellato le zone centro settentrionali della nostra regione. 141 mm caduti ad Agnano (NA) e i 180 di Pompei (NA) rappresentano valori molto elevati di precipitazione per la nostra regione in novembre quando mediamente cadono 120 mm di pioggia su queste zone in tutto il mese. Anche per il caso campano, l'azione di blocco anticiclonico ad est della penisola ha rallentato di molto lo spostamento dinamico del fronte temporalesco freddo costringendo i fenomeni ad accanirsi su una ristretta fascia di longitudine passante sull'area napoletana.


Cosa attenderci per il futuro? nulla di particolare, sicuramente questi fenomeni ci saranno ancora nei prossimi anni e andranno a causare altri danni al martoriato territorio italiano, conseguenza della immane cementificazione selvaggia che lo stesso ha subito dal dopoguerra ad oggi. Speriamo solo di non dover contare ogni volta che piove intensamente un numero sempre più elevato di vittime umane.



Approfondimenti sul tema dei TLC su wikipedia

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