Presso il Real Bosco di Capodimonte il più grande polmone verde di Napoli voluto da Carlo di Borbone nel 1734 è stata installata una seconda stazione meteorologica. Il bosco fu concepito inizialmente come riserva da caccia ma con il re Ferdinando II delle Due Sicilie fu trasformato in giardino all'inglese, assumendo l'aspetto che conserva attualmente. Si estende su un'area di 134 ettari (1.340.000 m² o 1,340 km²). Si presenta come un bosco intervallato da ampie praterie, valloni solcati da piccoli torrenti e aree ricche di cave, caratteristica tipica delle colline napoletane. La nuova stazione meteorologica si rileva di importanza fondamentale per lo studio delle caratteristiche microclimatiche delle prime colline napoletane che fino a 70 anni fa erano completamente verdeggianti e che oggi sono stare ricoperte quasi in toto da cemento selvaggio e non. L'area verde del bosco rappresenta quindi un'occasione di studio per poter percepire quello che un tempo era il clima che caratterizzava l'intera area periferica di Napoli. La stazione viene installata grazie alla collaborazione dell' Istituto professionale di Stato "Giovanni Caselli

www.boscodicapodimonte.it

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